Umbria 24 | Hamu per il rilancio del Centro Italia

Cristina Colaiacovo Fondazione caripg
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Costituito l’Hub Abruzzo Marche Umbria con il rettore dell’Unipg alla presidenza. Colaiacovo: “Unire le energie di attori economici e della conoscenza”

Hamu acronimo che sta per “Hub Abruzzo Marche Umbria” vuole essere una rete interregionale di sviluppo socio-economico e occupazionale. Il nuovo soggetto si è costituito a Roma nei scorsi giorni e ora vede l’adesione di Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Confindustria Umbria e dell’Università degli studi, il cui Rettore Maurizio Olivero è diventato presidente.

 

«Hamu – commenta la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Cristina Colaiacovo – è il frutto di una sinergia alla quale la Fondazione ha scelto di dare il proprio contributo, in un momento cruciale per lo sviluppo del nostro Paese in cui anche l’Umbria deve saper cogliere al meglio le opportunità che si aprono anche su scala nazionale ed europea per operare un vero rilancio.

 

Colaiacovo ha sottolineato il «comune obiettivo di creare collaborazioni sempre più strette e percorrere nuove strade per favorire la crescita dei territori del Centro Italia in maniera sinergica» plaudendo per la presidenza affidata al rettore dell’ateneo umbro.

 

Fondazione in Hamu: «La nostra Fondazione – prosegue Colaiacovo – ha aderito ad Hamu come socio fondatore perché riteniamo che i punti chiave dell’accordo, ovvero la creazione di start-up e nuove attività imprenditoriali, la crescita dimensionale delle imprese, lo sviluppo del capitale umano e la misurazione dei risultati degli investimenti, si inseriscano pienamente nelle linee strategiche della nostra programmazione. Stiamo già operando in tali ambiti con alcuni progetti mirati, tra i quali ricordo l’apertura nel 2020 di uno spazio Cassa Depositi e Prestiti presso la nostra sede, e cercando di accrescere conoscenze e competenze nell’ambito della progettazione europea per attrarre risorse nel nostro territorio.

 

Ci sono temi come lo sviluppo tecnologico, il potenziamento delle reti infrastrutturali, la sostenibilità, sui quali non ci possiamo permettere di restare indietro e siamo convinti che l’intuizione di fare sistema tra regioni mettendo insieme le energie di alcuni tra i principali attori socio-economici e del mondo della conoscenza ci consentirà di innalzare la qualità e l’attrattività dei nostri progetti e di essere più veloci e competitivi».

 

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