L'ecosistema è stato giudicato positivamente e accolto dal MUR.
Saranno presto disponibili 120 milioni da investire in programmi di ricerca su Abruzzo, Marche e Umbria.
È stato pubblicato sul sito del ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) il bando per la “presentazione di proposte di intervento per la creazione e il rafforzamento di Ecosistemi dell’innovazione territoriali”, previsto tra le misure di ricerca in filiera del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con un investimento di 1,3 miliardi di euro.
Gli Ecosistemi – per i quali si prevede un finanziamento tra 90 e 120 milioni di euro ciascuno – hanno l’obiettivo di agevolare il trasferimento tecnologico e accelerare la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio.
Le risorse a disposizione andranno a finanziare attività di ricerca applicata, di formazione per ridurre il disallineamento tra le competenze richieste dalle imprese e quelle offerte dalle università, la valorizzazione dei risultati della ricerca con il loro trasferimento all’impresa, il supporto alla nascita e sviluppo di start-up e spin off, promuovendo le attività e i servizi di incubazione e di fondi venture capital.
A chiusura del bando, sono pervenute 15 candidature: 9 dal nord del Paese, 6 dalle regioni del Sud Italia. Delle 15 proposte, ne sono state approvate 11.
Fra i progetti presentati c’è anche VITALITY, che HAMU ha sviluppato con le Università del Centro Italia.
Nel documento elaborato, la strategia di ricerca e innovazione va verso la specializzazione intelligente delle tre Regioni (RIS3).
I tre temi principali, su cui verteranno i filoni di ricerca di VITALITY, sono:
Science and living environments
Health
Engeneering, ICT and innovative materials
I temi si declineranno nelle tre regioni in base alle loro specializzazioni e ai settori più competitivi della loro economia.
Il progetto di ecosistema VITALITY – così come previsto dal bando – dovrà essere organizzato con una struttura di governance di tipo Hub & Spoke, con l’Hub che svolgerà attività di gestione e coordinamento e gli Spoke quelle di ricerca.
L’Hub sarà rappresentato dall’Università degli Studi dell’Aquila, mentre sono previsti:
10 spoke principali – di cui
- 4 spoke in Abruzzo
Universita degli Studi dell’Aquila
Gran Sasso Science Institute
Università degli Studi di Chieti-Pescara
Università degli Studi di Teramo - 4 spoke nelle Marche
Universita Politecnica delle Marche
Università di Camerino
Università di Macerata
Università degli Studi di Urbino - 2 spoke in Umbria
Universita degli Studi di Perugia
A questi si associano 5 spoke affiliati pubblici e 10 spoke affiliati privati, per un totale di 350 ricercatori coinvolti sulle regioni di Abruzzo, Marche e Umbria.
Dato che il progetto di ecosistema è stato approvato, 120 milioni arriveranno presto sul territorio, e saranno utilizzati per i progetti di ricerca previsti nell’Ecosistema.
Per saperne di più, scarica la presentazione dell’Ecosistema per l’innovazione, a cura del Prof. Gabriele Cruciani – delegato alla Terza Missione di UNIPG e Coordinatore HAMU del progetto.